A proposito di me: tra Cina, sport e Yoga

di Valeria Dialotti

Ciao! Sono Valeria e ti do’ il benvenuto sul mio blog con questo primissimo articolo dedicato alle presentazioni e alla scoperta di chi ero e chi sono oggi. 

Prima di diventare insegnante Yoga la mia vita era totalmente dedicata alla Cina e alla lingua cinese, anche se la pratica mi ha accompagnata per parecchi anni durante questo periodo. Ho frequentato l’Università Ca’ Foscari di Venezia e nel 2018 mi sono laureata in Lingua e Cultura cinese.

Durante gli anni all’università sono stata in Cina a studiare, un primo periodo a Pechino, durante la laurea triennale e una seconda opportunità è arrivata al quinto anno. Pechino è tornata a chiamarmi e così ho trascorso altri sei mesi alla Peking University dove ho lasciato parte del mio cuore. 

Ed è proprio qui che il primo interesse per lo Yoga è comparso timidamente. Ho iniziato per puro caso nella palestra dell’università, nel 2015, dopo i lunghi pomeriggi passati a studiare. Scendevo tutte le sere a praticare, senza sapere che questo sarebbe stato l’inizio di un grande cammino che non avrei più abbandonato. 

Per me la Cina e la sua lingua sono sempre state un amore a prima vista, che poi si è trasformato in una grande passione e allo stesso tempo un senso di repulsione e ostilità. Sentimenti opposti, di amore-odio, che però mi hanno legata moltissimo a tutta la sua cultura e alla sua gente, quasi a creare una sorta di “dipendenza” che non mi ha fatto dubitare lungo la strada anche nei momenti più difficili.

Tornando a noi…dopo la laurea, ecco arrivare il grande dilemma: cosa fare dopo? 

Non avevo le idee chiare, per niente! Non sapevo cosa farmene del cinese e di tutti gli anni di studio alle spalle. L’unico grande desiderio, o forse meglio dire sogno, che conservavo da anni era quello di far conciliare la mia grande passione per lo sport con la lingua cinese. Ho sognato per anni, quasi dimenticandomi che sarebbe potuta arrivare davvero un’occasione dopo la laurea. 

E quell’occasione ha bussato a poche settimane dalla mia discussione della tesi. 

Incredula, ma al settimo cielo ho accettato la proposta e la mia “avventura”, come la definisco io, ha avuto inizio. 

Vivere quasi due anni come interprete per un team di atleti cinesi mi ha fatto credere che i sogni vanno perseguitati e che tutto è possibile. 

Ho avuto modo di lavorare per la Federazione degli Sport Invernali cinese che nel 2018 ha deciso di aprire vari progetti per l’allenamento degli atleti cinesi sparsi per l’Europa, in vista di Pechino 2022. 

E’ stata un’esperienza a 360° dove ho potuto mettere in pratica non solo le competenze linguistiche in un campo assolutamente nuovo, ma vivere sulla mia pelle cosa significa gestire una squadra di atleti adolescenti cinesi in tutte le sue parti. 

Dal momento in cui sono entrata a far parte di questa grande famiglia, come piace descriverla a me, ho capito quanto mi stavano insegnando e trasmettendo (non senza difficoltà). Il grande entusiasmo per questo lavoro, che sentivo cucito sulla mia pelle, mi ha spinta ad accettare il secondo progetto, che è arrivato nel 2019. 

Per chi non ha mai vissuto l’agonismo suona strano e a volte quasi eccessivo, ma quello che può trasmetterti, oltre la disciplina, è un grande senso di appartenenza e reciproca fiducia. Il mio non era solamente un incarico da traduttrice o interprete, ma si è poi spontaneamente trasformato in una figura sulla quale i ragazzi potevano fare affidamento, condividere i loro pensieri, emozioni e momenti belli e difficili. 

Abbiamo viaggiato in Cina, ad Harbin e Urumqi. Ci siamo rimasti due mesi, tra allenamenti sulle nevi della Mongolia Interna e sulle piste da sci Indoor. Vivere questo lato della Cina che non avevo mai avuto modo di vedere mi ha insegnato molto e tutt’ora ringrazio per avermi insegnato che tutto è possibile. 

A gennaio 2020 mi trovavo ad Urumqi, in Xinjiang, al centro di allenamento regionale per gli sport invernali, ancora all’oscuro di quello che sarebbe successo di lì a poco. 

E’ stata l’ultima trasferta prima di tornare in Italia pochi giorni prima la chiusura dei voli aerei. 

Due anni di pandemia mi hanno costretta a ripensare alla mia strada e dove stavo andando. E’ stato difficile ritrovare un equilibrio e una nuova via. 

Ho iniziato in questo periodo a dedicarmi all’insegnamento della lingua cinese e piano piano ho iniziato a ricostruire la mia vita con una dimensione differente. 

Ho aperto le porte di quello che ora è il mio ambito di studi principale, ovvero la Medicina Tradizionale Cinese e ho intrapreso un percorso di approfondimento della disciplina dello Yoga che mi segue da ormai più di 7 anni. 

Mai avrei pensato di ritrovarmi a realizzare tutto ciò, ma la vita è stupenda per questo! Se rimani a cuore aperto la via si mostra passo dopo passo. 

Credo nella saggezza del corpo e nel suo linguaggio complesso. Mi affascina e mi attrae e per questo ho deciso di mettere insieme tutta la mia esperienza e curiosità all’interno del progetto Yin Side. Un progetto dedicato all’esplorazione del nostro spazio interiore attraverso la lettura e la cura del corpo secondo le antiche discipline dello Yoga e della Medicina Cinese. Un incontro tra arti millenarie, ridimensionate alla nostra vita moderna, per far si che tutti possano avere accesso ai grandi benefici e ai poteri trasformativi, senza perdere lo sguardo dalle origini e dai grandi insegnamenti.

Valeria Dialotti

Mi chiamo Valeria e ho fondato il progetto Yin Side con l’obiettivo di creare uno spazio all’interno del quale poter imparare a leggere il linguaggio del proprio corpo attraverso le antiche discipline dello Yoga e della Medicina Cinese.

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